|
Le fasi
del sistema HACCP
In quali fasi può essere pensato suddiviso il metodo HACCP
(24mar02)
|
L'ISO 22000
SEMPLIFICA
L'HACCP
|
|
|
Lo standard ISO 22000/2005 permette una più facile implementazione del protocollo HACCP in maniera trans-nazionale. Alla sua realizzazione ha contribuito,
tra gli altri, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (uno dei promotori dell'HACCP) al fine di uniformare in tutto il mondo i parametri qualitativi e igienici
degli alimenti. Questa standardizzazione è finalizzata alla diminuzione del numero di malattie causate dall'uso di alimenti deteriorati e infetti: essa
armonizza i requisiti in campo internazionale per quanto riguarda il controllo della sicurezza della catena alimentare lungo tutto il suo percorso.
L'ISO 22000 ingloba al suo interno tutti i fondamenti propri dell'HACCP e riassume in maniera globale tutti gli standard già sviluppati nel tempo. Essa
affronta in modo sistemico il problema e quindi consente di approcciarsi facilmente anche alla certificazione di qualità ISO 9001.
|
|
|
|
Applicazione
del sistema HACCP
L'applicazione del sistema alle varie fasi permette di mantenere sotto controllo il prodotto durante una lunga serie di passaggi
(24mar02)
A cosa serve
il sistema HACCP
L'applicazione del sistema HACCP comporta numerosi benefici non solo dal punto di vista della sicurezza alimentare
(24mar02)
Termini
HACCP
Un piccolo glossario dei termini più significativi utilizzati nel sistema HACCP
(24mar02)
D.L. n.155 del
26 maggio 1997
Recepite alcune direttive della Comunità Europea riguardanti l'igiene dei prodotti alimentari
|
|
|
IN BREVE
|
|
|
CHE COS'È
È un sistema di prevenzione igienico-sanitario
|
|
|
A CHI È RIVOLTO
A tutti i commercianti che vendono prodotti alimentari (negozi, ingrosso) o somministrano alimenti e bevande (bar, ristoranti, gelaterie, agriturismi)
|
|
|
A COSA SERVE
A garantire che tutte le manipolazioni e la gestione dei prodotti alimentari avvenga in maniera igienica
|
|
|
COME AVVIENE
Il responsabile deve effettuare un autocontrollo, mantenendo monitorati i punti in cui possono esserci dei rischi di tipo
igienico-sanitario per gli alimenti ed adottando le opportune procedure correttive
|
|
|
LA NORMA
In Italia la norma di riferimento è il Decreto Legislativo n.155 del 26 maggio 1997
|
|
|
LE SANZIONI
Vengono erogate in caso di mancanza delle rilevazioni di controllo, di mancanza di procedure di autocontrollo, di
mancato ritiro dal commercio di prodotti a rischio per la salubrità e la sicurezza
|
|
|