|
|
|
|
Alcani - Etano - Pentano - Propano - Isobutano - Ciclopropano - Ciclopentano - Propilene - Refrigeranti naturali - Schiume isolanti -
Miscele di idrocarburi - Limiti di carica - Progettazione circuiti
|
|
|
|
|
Sigla |
Nome |
Formula chimica |
R170 |
Etano |
C2H6 |
R290 |
Propano |
C3H8 |
RC 270 |
Ciclopropano |
C3H6 |
R600 |
(N) Butano |
C4H10 |
R600a |
(iso)Butano |
C4H10 |
R601 |
Pentano |
C5H12 |
R601a |
(iso)Pentano |
C5H12 |
R1270 |
Propilene |
C3H6 |
Tabella 1
Refrigerante |
Punto di ebollizione (°C)* |
Punto di accensione (°C)* |
Etano |
-88,7 |
515 |
Propano |
-42,0 |
480 |
Ciclopropano |
-32,9 |
495 |
(N) Butano |
-0,5 |
420 |
(iso)Butano |
-11,7 |
420 |
Pentano |
36,1 |
285 |
(iso)Pentano |
28 |
420 |
Propilene |
-47,7 |
460 |
* alla pressione atmosferica
|
Tabella 2
|
|
Gli idrocarburi sono composti chimici caratterizzati da soli legami tra carbonio e idrogeno.
Essi vengono classificati tra gli alcani.
La formula generale che individua un alcano è del tipo
CnH2n+2
Per n=1 si ottiene il metano, n=2 l'etano, n=3 il propano, n=4 l'isobutano (vedi tabella 1).
Idrocarburi:
refrigeranti ecologici
L'interesse verso l'utilizzo dei refrigeranti idrocarburi (HC), così come per tutti gli altri refrigeranti naturali
(ammoniaca,
anidride carbonica),
ha avuto origine da quando si è scoperto che i fluidi
CFC
e
HCFC
risultano essere dannosi per l'ozono
atmosferico mentre quelli
HFC
contribuiscono in maniera piuttosto considerevole all'effetto
serra.
Diversamente, l'utilizzo dei refrigeranti naturali non comporta problemi per l'ambiente.
Essi non contengono né cloro né fluoro, essendo costituiti unicamente da carbonio e idrogeno.
Da qui il loro progressivo affermarsi non solo come fluidi di lavoro negli impianti frigoriferi ma anche come gas per la
produzione delle schiume isolanti per le macchine frigorifere.
Infiammabilità
degli idrocarburi
La tabella 2 riporta i refrigeranti HC d'uso più comune, assieme alle rispettive temperature di accensione: l'infiammabilità è, infatti, il
grosso scoglio che non ha permesso a questi fluidi di essere accettati in maniera universale sul mercato.
Mentre il loro uso è fortemente sostenuto dai Paesi del nord Europa (Germania, Danimarca, Paesi scandinavi) soprattutto negli Stati Uniti vi è
forte perplessità verso il loro utilizzo.
Rimane comunque un dato di fatto: nel nord-Europa (ma anche in Italia) si producono ormai da molti anni
frigoriferi
domestici funzionanti con isobutano (R600a) con isolamenti costituiti da ciclopentano. Anche nella refrigerazione commerciale sono in uso
apparecchiature con carica ridotta (inferiore a 150 grammi) di isobutano.
Anche nel settore industriale esistono già da anni impianti funzionanti con propano (R290), il cui utilizzo avviene ormai da tempo
anche in impianti frigoriferi di minori dimensioni (condizionatori,
pompe di calore) ove la carica necessaria per il funzionamento risulta essere di modesta entità, attenuando quindi i pericoli legati
all'infiammabilità.
Caratteristiche positive degli HC
A favore dell'utilizzo degli HC, giocano senz'altro le buone proprietà di trasporto del calore (fatto che richiede cariche ridotte di refrigerante) e la
possibilità di utilizzo di
oli di tipo minerale, che permette di evitare
le problematiche connesse all'umidità legate all'utilizzo dei lubrificanti sintetici.
L'impiego di refrigeranti HC nelle
miscele (assieme, ad esempio, a HFC)
consente l'utilizzo di oli minerali anche in fluidi a prevalente composizione di idrofluorocarburi permettendo, così, una più agevole
operazione di retrofit di vecchi impianti caricati con CFC.
A titolo d'esempio possiamo citare le miscele
R413A,
R417A,
R419A.
Miscele con idrocarburi
Esistono in commercio numerose altre miscele contenenti idrocarburi come, ad esempio, R439A, R440A, R446A, R453A, R461A, R462A, R465A. Alcune di
esse sono impiegate per sostituire i refrigeranti HFC nei circuiti frigoriferi di nuova progettazione.
Altre miscele, invece, come R432A, R433A, R441A e R443A, sono totalmente composte da idrocarburi e quindi risultano esere altamente infiammabili
Progettare circuiti
a idrocarburi
La progettazione di circuiti frigoriferi funzionanti con idrocarburi trova un punto di riferimento fondamentale nella
norma
europea EN 378.
Limiti di carica degli HC
La pericolosità degli impianti frigoriferi caricati con idrocarburi risulta molto bassa quando il quantitativo di gas presente nel circuito è ridotto
(come ad esempio nei frigoriferi domestici).
I maggiori rischi derivano dall'impiego di fiamme libere durante le operazioni di brasatura o dalla presenza di fonti d'accensione nelle
vicinanze dell'apparecchio.
|
|
|